7 Nov 2025
20:30

C’era la neve, fantasmagorica e glaciale
Sala parrocchiale
Racconteremo come la sensibilità di poeti e scrittori abbia catturato e trasfigurato il fenomeno atmosferico della neve, cosa viva la neve nella nostra immaginazione, rendendola un’esperienza immortale.
Dalla formazione di un fiocco di neve studiato dallo scienziato all’incanto della nevicata fittissima e trionfante celebrata dal poeta EVGENEJ EVTUŠENKO; dalla glaciale competizione consumata nel gelo dell’alta quota nel racconto di ATXAGA alla neve discreta come un’amica o all’inverno dell’anima descritti da ANTONIA POZZI; dagli spasimi di un gigante di ghiaccio raccolti da PAOLO RUMIZ alla lirica inaspettata passeggiata notturna sulla slitta immaginata da MARIO RIGONI STERN; dall’inenarrabile violenza dei tiri a segno dei cecchini di Sarajevo che risuona nella pagina di ROSELLA POSTORINO, ai turbamenti della coscienza pulita di una donna nel romanzo di ILARIA TUTI, fino all’aerea avventura della visione celeste-cielo che ci regala ITALO CALVINO.
Dalla formazione di un fiocco di neve studiato dallo scienziato all’incanto della nevicata fittissima e trionfante celebrata dal poeta EVGENEJ EVTUŠENKO; dalla glaciale competizione consumata nel gelo dell’alta quota nel racconto di ATXAGA alla neve discreta come un’amica o all’inverno dell’anima descritti da ANTONIA POZZI; dagli spasimi di un gigante di ghiaccio raccolti da PAOLO RUMIZ alla lirica inaspettata passeggiata notturna sulla slitta immaginata da MARIO RIGONI STERN; dall’inenarrabile violenza dei tiri a segno dei cecchini di Sarajevo che risuona nella pagina di ROSELLA POSTORINO, ai turbamenti della coscienza pulita di una donna nel romanzo di ILARIA TUTI, fino all’aerea avventura della visione celeste-cielo che ci regala ITALO CALVINO.