12
Maggio
2022
h 20.45
Maggi odei Libri
Fondazione Oderzo Cultura
Il volume, da un’originale angolatura, cerca di dare una risposta a questa domanda intraprendendo insieme al lettore un viaggio che ha il sapore di una sfida e che si sviluppa su due piani apparentemente incompatibili. Il primo favolistico in cui si raccontano le vicende che seguono l’epica sfida tra la tartaruga e la lepre descritta tanti anni fa da Esopo. Il secondo scientifico con protagonista la termodinamica.
Il percorso si dipana all’interno di una foresta magica e scura, abitata da princìpi e grandezze che sono propri della fisica e che ai più, ammettiamolo, non sono mai interessati. Decidere di entrare nella foresta scura significa riaccendere la scintilla della propria curiosità vincendo una pigrizia mentale sempre più diffusa. Significa scoprire (non senza sorpresa) che quei princìpi e quelle grandezze presentano caratteristiche e dinamiche in stretta analogia con la quotidianità della nostra vita. Indagare lo stato d’animo della tartaruga e della lepre permetterà di trovare l’elemento in grado di sovvertire quei bilanci energetici che la Termodinamica decreta inesorabilmente fallimentari con la conseguenza che il destino della vita nell’universo è sì segnato, ma può essere disegnato dalle azioni di ciascuno di noi. E si riscoprirà come la discontinuità, che in molti, negli ambiti più diversi, abbiamo conosciuto, sia foriera delle più grandi intuizioni e della fioritura di tanti talenti.
Il percorso si dipana all’interno di una foresta magica e scura, abitata da princìpi e grandezze che sono propri della fisica e che ai più, ammettiamolo, non sono mai interessati. Decidere di entrare nella foresta scura significa riaccendere la scintilla della propria curiosità vincendo una pigrizia mentale sempre più diffusa. Significa scoprire (non senza sorpresa) che quei princìpi e quelle grandezze presentano caratteristiche e dinamiche in stretta analogia con la quotidianità della nostra vita. Indagare lo stato d’animo della tartaruga e della lepre permetterà di trovare l’elemento in grado di sovvertire quei bilanci energetici che la Termodinamica decreta inesorabilmente fallimentari con la conseguenza che il destino della vita nell’universo è sì segnato, ma può essere disegnato dalle azioni di ciascuno di noi. E si riscoprirà come la discontinuità, che in molti, negli ambiti più diversi, abbiamo conosciuto, sia foriera delle più grandi intuizioni e della fioritura di tanti talenti.